Adulti e bambini in psicologia perinatale
Le mie consulenze di psicología perinatale sono finalizzate a lavorare sulla genitorialità, cioè sul padre e sulla madre, i bambini non sono trattati direttamente, anche se si beneficiano del proceso terapeutico dei genitori. Quando si apporta un cambiamento nella genitorialità, questo si rifletterà nei bambini, ed è questa la grande differenza tra l’approccio classico della psicologia perinatale e il mio modo di lavorare.
Dal mio punto di vista professionale, considero ogni bambino come un essere umano libero, unico, diverso e perfetto nella sua essenza. I bambini sono la rappresentazione viva e pura delle emozioni, del vivere la vita nel presente, del divertimento e della curiosità di scoprire il mondo.
Responsabilità genitoriale
Fino a poco tempo fa la colpa delle condotte non accettate era quasi sempre dei bambini, il cambiamento è arrivato grazie al fatto che sono emersi stili educativi più rispettosi. Dimmi se queste frasi non ti suonano familiari:
“I bambini si comportano male, i bambini sono capricciosi, i bambini sono irresponsabili, sono meschini e manipolatori; in altre occasioni però è più cómodo dire che i bambini non si accorgono di niente…“ Si percepisce chiaramente da queste frasi che i bambini hanno la colpa di tutto ciò che l’adulto non accetta.
Nelle mie consulenze la colpa non esiste, solo si parla di responsabilità.
Non si è mai preso in esame, mentre succedeva tutto questo, la responsabilità dell’adulto, cosa contribuisce nel bambino che reagisca in questo modo? Come nella maggior parte delle relazioni umane, anche la genitorialità coinvolge almeno due persone. Da un lato, il bambino, che per età non ha ancora raggiunto la piena maturità (e questo solitamente avviene dopo i 20 anni). Dall’altro, l’adulto, che è maturo e ha la responsabilità di educare, soddisfare i bisogni, prendersi cura e dare al bambino gli strumenti necessari per imparare a sviluppare le proprie capacità e vivere nella società.
Quindi, dove pensi che dovrebbe essere il focus di questa dinamica quando si agisce sulla questione? La chiave è nella genitorialità, ecco perché la psicologia perinatale è diretta nelle mie consultazioni all’adulto.
Un padre o una madre, o futuri genitori, che ripensano all’educazione ricevuta e decidono di cambiare le cose che non gli sono piaciute, stanno già facendo un grande lavoro di responsabilità verso se stessi, verso i propri figli e verso la nostra società.
Se questo processo viene fatto con l’accompagnamento di un professionista, l’altra parte del senso di colpa che può sorgere quando come genitore ti rendi conto di non avere strumenti per risolvere le situazioni quotidiane scomparirà.
Naturalmente, nella mia pratica più che colpa, ciò di cui parliamo è responsabilità.
Consulenze di psicologia Dolce
Prima che un bambino nasca e durante il suo sviluppo, ci preoccupiamo molto della sua salute fisica, ci informiamo su quali sono le tappe principali nello sviluppo del movimento o del linguaggio. Oggi giorno però, spesso siamo poco informati sulle tappe fondamentali dello sviluppo emotivo del bambino.
Se non conosciamo come sono i bambini, attraverso un approccio completo, in ogni periodo della loro vita, come facciamo ad avere abbastanza empatia per comprenderli? Continueremo a vederli da una prospettiva adulta… e, ti ricordo, la genitorialità è un rapporto di almeno due persone.
Per comprendere e quindi rispettare una persona, dobbiamo tener conto del suo punto di vista della vita. È qui che entrano in gioco il mio supporto e il mio spazio di lavoro. Nella mia pratica, invece di darti delle linee guida per cambiare i bambini, ti aiuto a capire cosa si può nascondere dietro un determinato comportamento. Il mio proposito è quello di accompagnarti nel tuo lavoro personale, per poter acquisire tutto ciò di cui hai bisogno per accompagnare tuo figlio nel suo cammino. Sempre in uno spazio rispettoso, libero di giudizi e nel quale si dedica l’impegno e l’interesse che merita una cosa così importante, come la salute perinatale.
Vuoi saperne di più sul mio modo di lavorare?
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